il mocio: un nuovo indicatore sociale

Giunsi a Colonia agli inizi del nuovo secolo, era l’ otto luglio del 2006. Dopo qualche giorno dal mio arrivo, il monocamera/appartamento che avevo affittato, tramite la scuola di lingua, cominciava inesorabilmente a trasformarsi. Col passare dei giorni, le venature plastiche del finto parquet erano scomparse sotto una delicata patina di originale polvere kölsch.Costretto dunque da questo scomodo fenomeno, fui costretto a fare le pulizie. alla ricerca di scopa secchiello e paletta aprii gli unici mobili presenti…ma misteriosamente non c’ era nessuna traccia deggli oggetti a me conosciuti, atti all’ ingrato compito. Preso dallo sconforto ed impossibilitato ad eseguire la gravosa impresa, mi godetti il resto della giornata senza fare nulla. L’ indomani pressato dai coccodrilli, che volevano impossessarsi del mio nuovo habitat, decisi di chiedere lumi agli altri italiani che frequentavano la stessa scuola di lingua dove mi ero iscritto. Nulla un mistero, tutti avevano subito lo stesso shock a Colonia c’ erano altri mezzi sconosciuti per pulire. Fortunatamente nella pausa lezioni, il piu’ anziano di noi, due settimane di cruccolinugua alle spalle, ci svelo’ l’ arcano. A Colonia e probabilmente nel resto della Germania la polvere si aspira, non si scopa, l’ acqua ? Serve solo da base per la kölsch. Contento e felice di essermi liberato dalla schiavitu’, per le prime settimane mi limitai a far fare qualche giretto di pochi minuti, alla aspirapolvere, che nel frattempo la propietaria del monoloculo mi aveva fatto avere. Ma dopo un mesetto buono di aspirapolvere, nonostante il mio strenue impegno, alcuni agglomerati di macchie cominciavano a trasformare il finto parquet in un gigantesco Dalmata. Non c’era nulla da fare, altro che aspirare, qua ci voleva il mitico mocio. Esco di casa ed entro nel primo supermercato. Nulla c’era di tutto, ma del mitico mocio nessuna traccia. Continuai la ricerca, girai tutti gli esercizi, che secondo me avrebbero potuto vendere il mitico, niente nulla di nulla. Stavo quasi per arrendermi quando propio nell’ultimo negozio di casalinghi e affini, quasi nascosto da altri oggeti, ne trovai uno. Non era l’originale certo ma a questo punto non c’era da fare gli schizzinosi e me lo portai a casa.Da allora lo pseudo mocio mi ha accompagnato in tutte le nuove avventure abitative, ha girato assieme a me quasi tutta Colonia. Ha  suscitato, a volte meraviglia a volte sgomento. Negli anni ho dovuto faticare non poco per trovare i ricambi a volte e’ stato davvero un impresa. Poi pian piano qualcosa e’ cambiata, ho notato che il mocio addirittura l’ original e persino i suoi ricambi, hanno cominciato ad aver posto fisso tra gli scaffali di alcuni supermercati. Forse l’ aumento delle presenze di  mocio e i suoi ricambi testimoniano piu’ di tante statistiche ufficiali l’aumento massiccio dell’emigrazione italiana in Germania, che gli indigeni si siano convertiti all’acqua, ne dubito.

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