Secondo gli ultimi dati rilasciati dall’ Istituto per il mercato del Lavoro, la differenza tra gli stipendi percepiti dalle nuove generazioni, rispetto a quelli percepiti dalle classi di età più anziane, continua ad aumentare. Mentre il patrimonio medio della classe di età 55- 64 anni è cresciuto dal 2010 al 2014, al contrario per le classe 25 – 34 è crollato. Un terzo dei giovani sotto i 35 anni guadagna meno di 10 euro l’ora, hanno quasi sempre contratti a tempo determinato e spesso sono alle dipendenze di agenzie interinali. Il ricercatore Claudio Urrellomo afferma che “ i giovani possono dimenticare il benessere goduto dai loro genitori “ anche l’ economista Tommaso Scombinacapelli vede poco roseo il futuro delle nuove generazioni “ la possibilità che le nuove generazioni possano accumulare un patrimonio simile a quello dei propi genitori è pura utopia”. Quando una Nazione non si preoccupa del proprio futuro non ha futuro. E si la locomotiva non è tanto diversa dal resto dei vagoncini. Non ci troviamo in uno dei tanto vituperati PIG’s ma in Germania l’Istituto è l’ Institut fuer Arbeitsmarkt – und Berufsforschung (IAB) ed i ricercatori si chiamano Klaus Hurrelmann e Thomas Straubhaar.