Essere appassionata di libri e di editoria, vivere in Germania e non andarci? Non esiste. E così quest’anno ho visitato anche io la Fiera internazionale del libro di Francoforte, la più importante in Europa. Riassumere in un post tutto quello che ho trovato è un’impresa ambiziosa: un’area di quasi 600 mila metri quadrati, dieci sale di stand e padiglioni, due forum e una piazza interna con vari tendoni! Cercherò di fornirvi una visione d’insieme.La novità principale di questa edizione è stata THE ARTS+, una piattaforma dedicata ai settori del “business della creatività”: arte, fotografia, design, film, architettura, moda, musica e tecnologia. Qui, per esempio, i visitatori hanno potuto provare l’ebrezza della realtà virtuale, muniti di speciali occhiali e assistiti dagli esperti del campo.
Un’altra posizione di rilievo è stata quella degli ospiti d’onore: Paesi Bassi e Fiandre con il motto “Questo è ciò che condividiamo” (“Dies st, was wir teilen”) che sottolinea la lingua e la cultura letteraria comune. A loro è stato riservato uno dei due forum.La Fiera, tuttavia, non è stato solo un luogo formale. Accanto alle divise classiche del personale, ci sono stati numerosi visitatori cosplay, interessati alle aree comics e illustratori, nonché agli stand asiatici.
Colorati e giocosi, i punti espositivi della letteratura per l’infanzia e per ragazzi hanno attirato la mia attenzione; mentre la Gourmet Gallery ha stimolato il mio appetito. All’Azubistro, in un’atmosfera rilassata e davanti a una tazza di caffè, sono passati scrittori a dispensare autografi, foto e consigli ad aspiranti editori. Studenti delle principali scuole editoriali tedesche hanno fornito informazioni e pieghevoli delle università di Stoccarda, Leipzig, Mainz, Monaco e Norimberga.Nella sezione “editori internazionali”, 500 metri quadrati di spazio espositivo sono stati occupati dagli oltre 100 editori italiani. Il padiglione del nostro Paese è stato inaugurato dal Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, I. Scalfarotto, dal Presidente dell’AIE, F. Motta e dal Console italiano di Francoforte, M. Canfora. A questo giro l’Italia ha fatto le cose in grande e in posizione di forza: il mercato del libro italiano all’estero ha un bilancio positivo. Veniamo letti volentieri e dipendiamo meno dai traduttori esteri. Noi italiani in primis dovremmo, tuttavia, abituarci maggiormente alla lettura.
Inutile dire che a fine giornata ero stremata dalle ore di cammino e dal peso del materiale promozionale accumulato nella borsa di tela – anche questa omaggio di uno stand – ma soddisfatta. Consiglio dunque una visita all’edizione del prossimo anno, che avrà come special guest la Francia.
di Monica Beretti