16esima Edizione delle Kölner Lichter: una cosa seria!

Sabato sera, insieme a migliaia di altri appassionati e curiosi, ho assistito allo spettacolo pirotecnico più atteso sul Reno: “Le luci di Colonia” (Kölner Lichter).
Quest’anno il motto dell’evento era “contrasti”  e aveva una playlist musicale eccentricamente variegata, che spaziava dal pop alla lirica, passando per l’hard rock e la techno house. Risultato: il taglia e incolla di un dj alle prime armi.
Fidandomi delle mie conoscenze locali e sapendole entusiaste per l’evento, ho lasciato a loro la scelta di luogo e orario di ritrovo, finendo così spaparanzata nel Rhein Park e nullafacente già dal tardo pomeriggio. Il gruppo con cui sono rimasta in febbricitante attesa, per ben quattro ore, era formato da amici tedeschi, italiani e indiani. La varietà culturale di questa simpatica comitiva ha messo in luce alcune differenze nelle dinamiche sociali; l’italiano medio avrebbe sicuramente dato appuntamento più tardi munito del seguente kit di sopravvivenza: cibo sufficiente a sfamare un esercito, vinello dal “gusto sincero”, impianto stereo, carte da briscola. Avrebbe così creato un’atmosfera caciarona, ma il tempo sarebbe volato.
Questa invece, a quanto pare, non era l’occasione giusta per un simile comportamento: le Kölner Lichter sono una cosa seria!
Così abbiamo spiluccato cibo, sorseggiato kölsch e conversato di frivolezze senza troppi pensieri né costrizioni. Ci siamo goduti, insomma, il relax da parco.
Pigri dirigibili pubblicitari hanno sorvolato la nostra zona, di sottofondo dal palco sulla riva del fiume le tipiche Karnevalslieder hanno alleggerito l’attesa; uno speaker puntuale ha poi invitato a un minuto di silenzio, in memoria delle vittime del recente attentato a Nizza sulla Promenade des Anglais.
Finalmente, intorno alle dieci e mezza la folla intorno a noi ha cominciato a risvegliarsi dal torpore post pic-nic: i primi fuochi d’artificio erano iniziati!
Purtroppo abbiamo scoperto che la posizione scelta dai nostri amici tedeschi non era ahimé la migliore: nonostante la loro corsa pomeridiana per accaparrarsi un buon pezzo di prato, tra noi e lo show si stagliavano degli odiosi alberi. Non perdendo il buonumore io, i miei amici italiani e indiani ci abbiamo scherzato su, accendendo le nostre Wunderkerzen e ballato, nel disperato tentativo di seguire i pazzi cambi di musica.
I nostri amici tedeschi si sono messi in posizione, tutti in silenzio, tranquilli, ad ammirare i giochi di luce che si alternavano in cielo, lanciando ogni tanto nella nostra direzione un’occhiata di benevolenza e controllando che le nostre candele magiche sfrigolassero lontane dai plaid.
Di certo l’atmosfera è stata apprezzata da tutti.
Una volta terminata la festa, siamo tornati a piedi sull’altra riva del Reno, seguendo la massa di gente, controllati dall’alto dalla polizia e dagli addetti alla sicurezza. Tra la folla abbiamo notato anche anziani con deambulatori, invalidi e famiglie con bambini. Non siamo rimasti troppo sorpresi: la situazione ci era sembrata da subito pacifica e semplice, come anche in altre manifestazioni pubbliche. Inoltre vediamo quotidianamente genitori “sprint” sfrecciare in bicicletta, trasportando i pargoli in un carretto; e invalidi e anziani girare in città in maniera
abbastanza autonoma, con i più disparati mezzi di locomozione e guai a intercettare la loro
traiettoria!
Vi siete persi questa edizione? Non temete: sul sito ufficiale koelner-lichter.de
trovate già le prevendite per il 2017!

Di “Momo” Monica Beretti.

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