Deutz: la parte “sbagliata” dell’impero

 

 

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In un calda giornata tedesca, e per calda intendo una nostra giornata primaverile, mi sono ritrovata a dover decidere se passare l’ennesimo sabato a pulir casa o uscire e godermi quegli sprazzi di sole sporadici che a noi migranti italiani piacciono tanto. Ovviamente ha vinto la seconda opzione. Io e il mio ragazzo abbiamo preso le nostre bici e abbiamo deciso muoverci verso Deutz.

Storicamente Deutz nasce come fortezza costantiniana, una sorta di dogana. Oggi è un  quartiere completamente nuovo, ma l’impianto tipico stradale del castrum romano e’ancora chiaramente visibile .

È situato sulla sponda  destra del Reno. Diciamo, infatti, che non è stata una vera e propria scampagnata raggiungerlo in bici, anzi è stata una vera e propria faticaccia.

L’intenzione però, una volta giunti a destinazione, era quella di rilassarsi. Attraversato il Deutzer Brücke sul lungo Reno c’è una spiaggetta artificiale molto carina, dove ci siamo ricaricati. Alle nostre spalle palazzoni nuovi, di fronte a noi il fiume illuminato dal sole e una vista del Duomo spettacolare.

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Poco più in là rispetto alla spiaggetta c’era un campo da basket con ragazzoni  alti che giocavano. Un po’ all’americana, magliettone lunghe e berretti. Una bella immagine di Deutz. Squilla il telefono. Dall’altra parte un collega del mio compagno follemente innamorato di Colonia ci chiedeva dove fossimo. Alla risposta “siamo a Deutz” lui ironicamente dice “e che ci fate dalle parte sbagliata dell’impero?”. Ridemmo e decidemmo di guardare meglio la sponda “sbagliata” di Colonia.

Deutz dà l’impressione di essere fuori rispetto al centro e sicuramente un po’ lo è, ma cercando meglio si riesce a capire che è il luogo dei piccoli e grandi festival all’aperto.

Qualche giorno dopo infatti decidemmo di tornarci, proprio per un concerto di gruppi emergenti della scena tedesca e londinese. E fu bello vedere come, nonostante il timido sole, che ci aveva accompagnato precedentemente, ci avesse definitivamente abbandonato, i giovani tedeschi non si fossero fatti spaventare da nuvole e pioggia e avessero invece partecipato attivamente all’evento. Spirito, questo, molto diverso da quello italiano e sicuramente maggiormente predisposto alle intemperie.

Infine non lontanissimo da Deutz c’è il più grande Musikstore di Europa. Per gli appassionati, sicuramente da visitare. 12177355_10206834319114426_910474452_o

di Giulia Cambi

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