I bus si dipingono di grün

di Monica Beretti. “FlixBus”, il servizio di autobus per lunghe tratte, si è accaparrato a fine giugno l’appalto dell’azienda inglese “Megabus”. Sul sito ufficiale rassicura i clienti dopo la Brexit: “Vor allem die tägliche Anbindung an London wird jetzt noch besser als bisher!“ e promette un’espansione della sua rete di collegamenti in Europa. Ma non si ferma qui.

La compagnia tedesca “FlixBus” è conosciuta soprattutto dai giovani per i prezzi davvero bassi e per le comodità incluse: wi-fi, prese della corrente, condizionatore, wc, vendita di snack e bibite a bordo e la possibilità di trasportare due bagagli senza sovrapprezzi.

Ebbene, due giorni fa “FlixBus” ha acquistato un’altra potenza tedesca: “Postbus”. Di proprietà della “Deutsche Post”, questi autobus gialli sono invece sempre stati favoriti da anziani e da famiglie per i viaggi all’interno della Germania. Due sfere di utenza diverse, dunque, ma non incompatibili. Anzi, la fusione “FlixBus-Postbus” rappresenterebbe un „positives Signal für Deutschlands Mittelstand“, sempre a detta della ditta color verde brillante.

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